Ci sono storie, in Natura, più spaventose di qualsiasi pellicola horror che abbiate mai avuto occasione di vedere. Quella che stiamo per raccontarvi è una di queste… I protagonisti di questo drammatico racconto sono un fungo killer e la sua vittima designata, uno sfortunato ragno capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato. La trama? Il fungo – forse nottetempo come nelle migliori trame cinematografiche – come il più subdolo dei parassiti, penetra all’interno del corpo dell’ignaro aracnide. Nel suo nuovo ambiente inizia lentamente a svilupparsi, inghottendo letteralmente il ragno dal suo interno, finché le spore – ormai mature – iniziano a perforarne la cuticola e a fuoriuscire. Spuntano poco a poco, dalle zampe, dalla testa, dall’addome. Ma quella che per il fungo è un’esplosione di vita, per il ragno si traduce invece una lunga, tremenda agonia, al termine della quale si ancora ad un tronco con i suoi ultimi, incerti passi. La metamorfosi è completata. Quello che era il più temuto predatore del suo piccolo mondo è ora nulla più di un vegetale tra i vegetali. Ed è proprio in questi ultimi attimi che il fotografo e biologo evoluzionista Roberto García-Roa lo ha catturato in questa straordinaria immagine, non a caso vincitrice dell’ultima edizione del concorso fotografico Bmc Ecology and Evolution. Il fungo si è mangiato il ragno vivo.